top of page
Immagine del redattoreDott.ssa Karen Avarello

Perché lo psicologo può migliorarti la vita (anche se stai bene)

Aggiornamento: 7 mag 2020

Spesso mi è capitato sentire o leggere diversi commenti su come le persone immaginano il lavoro dello psicologo e mi sono accorta di quanto tale percezione sia lontana da quello che invece è il mio lavoro.


Ne riporto qualcuno:


“Non ho bisogno dello psicologo perché lui cura i matti”

“Dallo psicologo ci vanno soltanto le persone che hanno problemi”

“Perché andare da uno psicologo quando posso parlare nello stesso modo con un amico?”

“Chi va dallo psicologo è una persona debole che non sa risolvere da solo le proprie difficoltà”

“Lo psicologo trova le soluzioni ai tuoi problemi”

“Lo psicologo dà consigli”.


Altre volte, invece, i commenti hanno tutta un’altra accezione: emerge una grande ammirazione per lo psicologo, descritto quasi come figura mitologica e avvolto da un alone di mistero, a metà tra un prete caritatevole e uno sciamano col potere di leggere la mente...


Questo tipo di rappresentazione mi fa capire quanto poco ancora si conosca del lavoro e delle competenze di questa figura, spesso sovrapposta e confusa con quella del medico-psichiatra, il quale ha un percorso di studio, delle competenze e una metodologia di intervento ben diversi da quelli dello psicologo.


In realtà lo psicologo “opera al fine di conoscere, migliorare e tutelare il benessere psicologico e la salute nelle persone, famiglie, comunità e organizzazioni sociali e lavorative”*


Questa breve descrizione ci fa comprendere che lo psicologo non lavora necessariamente in situazioni in cui vi è una patologia conclamata, sebbene lo possa anche fare; piuttosto, è in condizioni fisiologiche, di normale prassi, che tale professionista esplica per definizione il proprio contributo.


In questo articolo, quindi, vi chiarirò ciò che si intende per percorso psicologico e perché può migliorare la qualità della vita di ogni persona, anche in assenza di particolari sintomi o patologia.


Inoltre vi descriverò quali sono le modalità con cui propongo un simile intervento a chi mi si rivolge secondo la mia pratica ispirata al metodo del coaching.


Sebbene sia possibile fare un discorso generale su cosa sia il lavoro dello psicologo, infatti, ogni professionista, pur facendo riferimento ad una cornice teorica e tecnica ben precisa, rende il proprio servizio unico nel suo genere poiché frutto dell’incontro tra il proprio modello di riferimento e la propria sensibilità e visione del mondo.

Questo significa che, pur essendoci delle “regole” che guidano il mio lavoro, esse sono simili alle stelle che orientano la rotta di una nave verso una precisa destinazione, pur lasciando al comandante - o psicologo, nel mio caso - diversi compiti e responsabilità, come conoscere a fondo il mare e i suoi segnali, prevederne i cambiamenti, modificare la velocità con cui si muove, verificare che tutto funzioni correttamente, gestire eventuali situazioni che possano ostacolare o rallentare il raggiungimento della destinazione, occuparsi dell’organizzazione della truppa, e così via.


Inoltre, ogni rapporto tra quel particolare psicologo e quella particolare persona (o persone nel caso di coppie, gruppi e famiglie) crea un contesto relazionale assolutamente unico e irripetibile, caratterizzato da specifiche dinamiche, all’interno del quale è necessario procedere in modo assolutamente personalizzato.


E quindi di cosa si tratta?

Il mio lavoro come psicologa prevede una serie di colloqui con cui realizzo un percorso di accompagnamento verso un obiettivo stabilito insieme alla persona.


Non è un caso se parlo di persona e non di paziente (il termine paziente significa persona che soffre; dal greco pathos= sofferenza).

Intraprendere un percorso di supporto psicologico infatti, come già scritto sopra, non presuppone che chi si rivolge allo psicologo abbia una malattia o stia male.


Chiunque voglia raggiungere una meta e, per qualsivoglia motivo non ci riesce, può rivolgersi ad uno psicologo.


Molti, infatti, possono essere i motivi per cui non ci si riesce: perché l’obiettivo non è stato ben definito, o perché non è realistico, o magari perché non c’è una vera motivazione alla base.

E questo, fa di chi si rivolge allo psicologo una persona debole? No, ne fa una persona consapevole, capace di vedere i propri limiti. Ne fa una persona che vuole migliorarsi, chiedendo il supporto di un professionista che lo aiuterà a trovare nuovi strumenti, come nuove lenti da indossare e attraverso le quali guardare verso la sua meta.


Di che tipo di obiettivi parliamo?

L’obiettivo può essere diverso da persona a persona e in linea con le aspirazioni e le priorità di ciascuno.

Può essere un traguardo lavorativo, può riguardare il conseguimento di un titolo di studio o può attenere la relazione con qualcuno, come un familiare o un collega. L’obiettivo può anche essere connesso ad una decisione da prendere o ad un comportamento che si desidera adottare o, al contrario, abbandonare. In sostanza può spaziare in diversi ambiti e contesti ed è prioritario per la persona, poiché, secondo il suo punto di vista, raggiungerlo potrebbe migliorare la qualità della sua vita.


In cosa consiste quindi l’intervento dello psicologo?

Come scrivevo prima, non c’è un modello unico che vada bene per chiunque e che viene imposto dall’alto alle persone che mi contattano, però proverò a descrivere quali sono le “stelle” con le quali mi oriento:


Accoglienza: si tratta di un atteggiamento che caratterizza tutto il mio lavoro ma che è fondamentale soprattutto nella prima fase di reciproca conoscenza.

Ascolto attento: mi permette di cogliere di cosa ha bisogno quella persona e di definire con lei, in modo concreto, l’obiettivo.

Assenza di giudizio: non ci sono comportamenti giusti o sbagliati, ognuno è spinto a trovare il proprio modo di agire in funzione di ciò che desidera. Per questo non dò consigli, nè indico soluzioni preconfezionate.

Individuazione di risorse: sostengo la persona nella ricerca delle proprie capacità al fine di potenziarle e utilizzarle per il raggiungimento dell’obiettivo.

Pianificazione: si stabilisce insieme quali passi effettuare per avvicinarsi gradualmente all’obiettivo finale.

Monitoraggio: è un processo di verifica in itinere che ci aiuta a comprendere se siamo sulla giusta strada o se è necessario apportare qualche modifica.

Raggiungimento dell’obiettivo: rappresenta la conclusione del percorso.

Tornando quindi alle frequenti affermazioni sul lavoro dello psicologo, possiamo adesso sfatare alcune credenze:


  • “Non ho bisogno dello psicologo perché lui cura i matti” FALSO. Come abbiamo visto, chiunque voglia raggiungere un obiettivo può trovare utile rivolgersi ad uno psicologo;


  • “Dallo psicologo ci vanno soltanto le persone che hanno problemi” FALSO. Tutti possiamo avere bisogno di un aiuto per realizzare le nostre mete;


  • “Perché andare da uno psicologo quando posso parlare nello stesso modo con un amico?” FALSO. Un amico ti ascolta con affetto, magari ti da dei consigli, ma non è preparato per offrirti un lavoro strutturato nel tempo che ti aiuti a modificare il modo in cui guardare alle tue difficoltà;


  • “Chi va dallo psicologo è una persona debole che non sa risolvere da solo i propri problemi” FALSO. Anzi è una persona maggiormente consapevole di sè;


  • “Lo psicologo trova le soluzioni ai tuoi problemi” FALSO. Una soluzione che può andare bene per qualcuno non è detto che vada bene per tutti. Lo psicologo ti aiuta a capire quali capacità puoi usare tu per risolvere i problemi;


  • “Lo psicologo dà consigli”. FALSO. Ti rende capace di trovare da solo le risposte, aiutandoti a guardare le cose diversamente.


Ricapitolando, lo psicologo può sostenerti in un percorso di crescita e cambiamento, aiutandoti conoscere i tuoi punti di forza e a definire più chiaramente i tuoi obiettivi, per poi trovare il tuo singolare ed unico modo per raggiungerli.

E questo, certamente avrà un effetto positivo sulla tua autostima, aumenterà il tuo livello di soddisfazione personale, la tua creatività e le tue competenze relazionali, in poche parole migliorerà la qualità della tua vita.


Dott.ssa Karen Avarello Psicologa Psicoterapeuta Padova


tel 3492983034



*“LA PROFESSIONE DI PSICOLOGO: DECLARATORIA, ELEMENTI CARATTERIZZANTI ED ATTI TIPICI” ORDINE DEGLI PSICOLOGI Prot.15000174 Consiglio Nazionale Roma, 05 Giugno 2015 - da https://www.psy.it/allegati/2015-la-professione-di-psicologo.pdf


218 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comentarios


Post: Blog2_Post
bottom of page